Paradise Now, un film per pensare lo scontro tra Israele e Palestina
Un film breve, eppure intenso. Che non ha nulla del politicamente corretto e che dice molto di più di tutti i dibattiti attuali sul conflitto che si consuma in Medio Oriente. Non si vedono persone morte, bambini squartati. Ma si entra nella vita e nella mente di due aspiranti kamikaze palestinesi. Sono persone che credono di non avere nulla, che l’unica cosa che dia senso alle loro vite sia morire e far morire. Credono di non aver nulla da perdere. Profughi, feriti quotidianamente nella loro dignità, vogliono tentare il grande gesto che li riscatterà, senza misurare davvero le conseguenze, se serva o meno alla causa del loro popolo. Un film che mostra come la decisione di farsi saltare in aria non sia dovuta solo a un lavaggio del cervello da parte dei capi della resistenza palestinese, ma anche e soprattutto a dei motivi profondi, personali, di riscatto, a volte perfino egoistici. Un film scomodo, che fa pensare.
Grazie, mi hai fatto venire in mente che lo avevo perso quand’era uscito nelle sale, provvedo subito a prenotarlo in biblioteca.
Ne approfitto per segnalarti, se non lo conosci, “La banda”, un film delizioso (meno drammatico ma molto interessante del regista israeliano Bikur Ha-Tizmoret).
md said this on gennaio 10, 2009 a 6:32 PM
Grazie mille del consiglio! non lo conosco e vado a documentarmi subito. ti ho linkato!:)
Ariemma said this on gennaio 11, 2009 a 9:39 am