Studi di Jonathan Littell
Adoro i libri che hanno al loro interno delle frasi-proiettili, che colpiscono la mente e niente è più come prima. Ce ne sono almeno due in questi brevissimi racconti preparatori, “studi”, di Jonathan Littell (edizioni nottetetmpo, euro 7):
“Il guaio è che c’era stato quel contatto, che una parte di me era rimasta impigliata a lei e mi aveva catturato negli ingranaggi di quel meccanismo” (p. 29)
“Quindi ecco lei l’aveva detto ed era già l’irreparabile” (p.53)
Ieri leggendo “ Le ore “ di Michael Cunningham a pag.26 sono stata sopraffatta da questa frase così impalpabile e profonda al tempo stesso…..
“ La testa si ritira in fretta; la porta della roulotte si chiude di nuovo, ma la donna lascia dietro di sé un senso inconfondibile di vigile protesta, come se un angelo avesse brevemente toccato la superficie del mondo con un piede chiuso in un sandalo, avesse chiesto se ci fosse qualche problema e poi, quando gli è stato detto che va tutto bene, fosse ritornato al suo posto nell’etere con scettica gravità, dopo aver ricordato ai bambini della terra che gli viene concesso appena di badare alle loro vite, e che ogni ulteriore leggerezza non passerà inosservata “
Hai ragione Tommaso, dopo aver letto certi passaggi tutto assume una prospettiva diversa, ma la lettura di un buon libro è proprio questo, arricchimento della mente e dello spirito.=
Cari saluti
Gemma
Gemma said this on gennaio 18, 2010 a 7:26 am
Grazie Gemma: è una citazione bellissima
ariemma said this on gennaio 23, 2010 a 8:29 am