La fortuna di Breaking Bad
Superiorità della trama o splendore dei personaggi dickensiano? In “Telerivoluzione” di A. Sepinwall (in verità un testo un po’ scadente per le analisi, ma utile archivio di gossip sulle serie tv) si legge a proposito di Breaking Bad: “Il suo proposito originario [di Gilligan, autore della serie] era stato uccidere Jesse entro la fine della prima stagione […] ‘Ma la performance di Aaron Paul’ – racconta l’autore – ‘ mi convinse quasi subito a mettere da parte quell’idea’ “. Sepinwall ammette inoltre (p. 438) che il celebre sciopero degli scrittori e sceneggiatori fu provvidenziale. Breaking Bad chiude con due episodi di anticipo e diventa un capolavoro. Gilligan arriva addirittura a sostenere che lo sciopero lo ha salvato dai suoi sprovveduti impulsi autodistruttivi. Breaking Bad è un perfetto esempio di narrazione infetta o larvale (discussa qui), dove le strutture narrative cedono per dar spazio alla luce dei personaggi.