La rovina del cielo e la malinconia di Venere. Clip da Anatomia della bellezza

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“Per Platone, l’ideale che l’anima coglie grazie a un “ricordo” speciale, risalente a prima che prendesse corpo, si trova sempre oltre la dimensione terrena e sensibile: nell’iperuranio. Tuttavia la nostra attenzione si concentra sempre su questo oltre senza notare la barriera che lo rende possibile: il Cielo, dominio di Urano. Non si dà iperuranio senza la barriera “uranica” che separa il mondo delle idee dal mondo delle cose.
Ora, nel momento in cui Urano perde il suo potere – ossia ciò che è implicito nella Nascita di Venere di Botticelli – non c’è più barriera uranica e le idee eterne possono cadere nel mondo, realizzarsi nel tempo (non a caso la detronizzazione di Urano avviene per mano di Crono, dio del tempo).
Ciò che avviene nel Rinascimento viene riassunto, dunque, nel celebre dipinto di Botticelli: la malinconia sul volto di Venere simboleggia bene l’affermarsi di una nuova epoca e di una nuova visione del mondo; che sia poi una donna rivela il nuovo bersaglio su cui si eserciterà maggiormente la nuova vita delle idee: il corpo femminile” (Anatomia della bellezza. Cura di sé, arte, spettacolo da Platone al selfie, pp. 14-15)

~ di ariemma su marzo 1, 2015.

3 Risposte to “La rovina del cielo e la malinconia di Venere. Clip da Anatomia della bellezza”

  1. Davvero interessante!

  2. Grazie! 🙂

  3. condivido l’ideale di Platone, l’anima, ovvero il corpo, non si nutre solo di materia …in sè ha le origini del mondo.

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