Ancora conferme per la teoria esposta in Canone Inverso
In tempi non sospetti (nel volume Canone inverso, 2014) avevo proposto una “teoria generale dell’arte”, capace di spiegare tutte le forme di arte del presente. In particolare avevo visto nella nuova serialità televisiva una manifestazione di ciò che chiamavo “canone inverso”, ovvero del mix dei due generi maggiori in circolazione, arte di massa e arte contemporanea. Il primo basato sul flusso temporale (musica, letteratura, cinema), il secondo sull’archivio e la delocalizzazione (tipici del museo di arte contemporanea). Guardando l’ultimo episodio di Black Mirror, “Black Museum”, ho visto ancora più chiaramente la manifestazione del “canone inverso”. Le grandi serie tv, ovvero le grandi opere d’arte che superano l’opposizione arte di massa/arte contemporanea, sono anche grandi archivi, musei seriali.